Echelon

Gli anni ’80 del secolo scorso fondarono le basi della simulazione aerea e spaziale in tempo reale. Accanto ai simulatori di volo quali Flight Simulator, Microsoft Flight Simulator (1982), Microsoft Jet (1985), Ace of Aces (1986) e Battlehawks 1942 (1988), fecero scuola anche videogiochi che mescolavano sapientemente la simulazione con l’avventura, come i leggendari Elite (1984), Mercenary (1985) e Starflight (1986).

Ma se all’avventura si aggiunge un pizzico di mistero e azione, si ottiene Echelon, sviluppato da Acces Software e pubblicato nel 1987 per Commodore 64, ZX Spectrum, Amstrad CPC, Apple II e sistemi PC IBM. Inizialmente era prevista una versione per Amiga nel 1988, che purtroppo non vide mai la luce.

L’emozionante presentazione all’inizio del gioco

L’interno della cabina del C-104

Il gioco è ambientato sul pianeta Isis, il decimo del sistema solare, dove si mescolano due storie: quella più recente dei forzati nelle miniere che, una volta ribellati, si sono organizzati in una società di pirati che attaccano e depredano le spedizioni e le varie operazioni minerarie. Quella più antica riguarda la storia di Isis, che riporta segni di una civiltà ormai scomparsa. Sulla superficie del pianeta infatti si mescolano reperti del passato ed indizi lasciati dai pirati.

I pirati si nascondono in una base segreta ed invisibile, protetta da un mantello magnetico che ne cela l’ubicazione. Grazie a questo vantaggio, possono sfruttare l’elemento sorpresa, compiendo attacchi improvvisi ed imprevedibili.

La ISF (Federazione Spaziale Internazionale) nel tentativo di porre fine agli attacchi contro le astronavi da trasporto e sgominare una volta per tutte i pirati, istituisce un servisio di pattuglia suddividendo la superficie del pianeta in varie zone. Al protagonista del gioco è affidata la zona 106, da perlustrare con il caccia C-104 Tomahawk che fa bella mostra di sé sulle copertine del gioco.
Scopo della missione è proteggere la zona di competenza e indagare possibili indizi sulla posizione della base dei pirati.

La mappa di gioco, fornita nella confezione, è completata solo nelle prime 9 aree.

Il giocatore si troverà quindi a pilotare il C-104, dall’interno della cabina, oppure ad utilizzare l’RPV (remote piloted vehicle), un androide in grado di scendere a terra e recuperare eventuali indizi. Sarà altresì possibile pilotare il caccia osservandolo dalla telecamera dell’androide.

Il motore grafico per la resa tridimensionale dell’ambiente e degli oggetti è stata realizzata dalla subLogic, una software house famosa nel campo delle simulazioni di volo come Flight Simulator e Microsoft Flight Simulator.

Il modellino dell’astronave venne usato per illustrare la copertina ed il manuale

L’evocativo modello dello RPV

Sebbene il gioco in sé ebbe una bona, se non ottima, accoglienza sulle riviste specializzate, le quali ne apprezzavano le idee e la meccanica, il pubblico lo trovò troppo impegnativo e soprattutto molto scattoso, specie sulle macchine ad 8 bit.

Nell’archivio compresso in fondo a questo articolo troverete le ricostruzioni digitali dell’immagine della copertina, sia della versione distribuita direttamente da Access, completata delle parti ripiegate della scatola originale e l’immagine del retro, sia della copertina della versione distribuita da U.S. Gold e disegnata dal famosissimo illustratore britannico di fantasy e fantascienza, Peter Andrew Jones.

Copertina del gioco distribuito direttamente da Access Software

Copertina del gioco distribuito da U.S. Gold, disegnata da Peter Jones

Originale di Peter Jones

Echelon.zip

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